Le serate di giugno sono le migliori perchè sono le più lunghe e normalmente sono caratterizzate dal bel tempo..
Il cielo stasera non è dei migliori e guardando a nord verso la mia destinazione vedo molte nubi minacciose.
Il boxer frulla sornione in mezzo al traffico delle sette di sera, fatto di persone che corrono a casa dopo una giornata di lavoro. In pochissimo tempo usciamo dalla zona critica e la statale poco dopo Montebelluna inizia a svuotarsi.. Andatura allegra ma non troppo lontana dai limiti concessi..
In poco più di mezz'ora sono a Pederobba ed in centro al paese prendo a destra per il Monte Tomba..
ahhhh....si comincia a respirare aria buona... la luce sarebbe quella del tramonto ma è resa grigiastra dai nuvoloni che stazionano imperterriti sopra la mia testa...
Sto bene, anzi, benissimo... la coppia bassa del boxer mi culla tra gli stretti e ripidi tornanti che velocemente mi portano sopra il Tomba..la strada è stretta ma non troppo sporca e mi diverto un bel po... 2°..3°...4°...mai troppo tirate e poi colpetto di freno e giu 4°..3°...2°.... faccio i tornanti riprendendo da 1.500 giri, ma il Giessone non si spaventa... è contento... era da tanto che non faceva questa strada...
sa già dove ci porterà... tutti e due avremmo voglia di arrivare in un battibaleno...ma il bello di ogni viaggio, piccolo o grande che sia non è la meta...ma il viaggio stesso....
Da qui inizia la salita vera e propria..
L'aria si è fatta più frizzante...ma mentre sono fermo a scattare qualche foto mi accorgo già di essere avvolto da un silenzio assordante... mi tolgo il casco e mi godo i suoni della natura...
Da qui in poi la strada comincia a farsi veramente molto stretta e molto sporca...
Una nuvola bassa mi accompagna per tutta la salita...
Adeguo l'andatura al rispetto che va portato a questa montagna..
Dura.. fredda.. teatro di aspre battaglie di cui porta ancora e porterà per sempre le cicatrici..
Un "bambi" mi attraversa la strada e si dilegua giu per la discesa... sto salendo facendo meno rumore possibile...tengo il motore giu di giri...sto letteralmente passeggiando... ma anche un fruscio diventa un frastuono quassu...
Fa un freddo cane e mi è arrivata qualche goccia di pioggia sul viso..
Ce l'ho fatta penso..
Spengo la moto, scendo, mi tolgo il casco...
Sono avvolto dalla nuvola che mi ha scortato fino a qui...
C'è un silenzio surreale...qualche voce in lontananza... i grilli...qualche rondine...
Un vento freddo taglia l'aria e sibila tra gli alberi...
Che spettacolo.... salire quassu è ogni volta una emozione enorme... questo posto è speciale...
Adoro questi momenti..
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RispondiEliminaI vostri racconti sono sempre una meraviglia si emozioni ... che qualche volta abbiamo condiviso insieme.
RispondiEliminaBuoni Km !!!
FranK
E pensare che una volta per "rilassarmi" la facevo in bicicletta quella salita. Adesso con il tiger 800 e' una'altra storia.
RispondiEliminaComplimenti per il racconto, il Grappa secondo me e' una di quelle montagne che vanno "vissute" da soli.
Vick (Onigo).